Per descrivere il servizio che il Centro per la Pastorale familiare offre ai fidanzati della nostra Diocesi, ci affidiamo alle parole del Direttorio di Pastorale Familiare cap. 3 e agli Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia (ottobre 2012) che potete scaricare qui
Oggi .... lo stesso termine “fidanzamento” appare spesso come desueto: la relazione di coppia per lo più non si orienta immediatamente al matrimonio; l'amore tra “ragazzo” e “ragazza”, anche nella prospettiva di un eventuale matrimonio, è vissuto molto spesso come un affare privato che riguarda soltanto i due interessati; il tempo del fidanzamento rischia di essere visto semplicemente come una fase di passaggio senza un suo preciso significato che non sia, tutt'al più, quello di preparare quanto è utile per sposarsi; si vanno moltiplicando le coppie che arrivano alla celebrazione delle nozze dopo diversi anni dall'inizio del loro cammino di amore. Non mancano in tutto ciò aspetti positivi, quali una maggiore libertà di scelta, una certa autonomia dalle famiglie di origine, una più giusta parità tra uomo e donna. Nello stesso tempo, però, siamo di fronte a modificazioni connesse con la crisi dei valori del matrimonio e della famiglia, la banalizzazione della sessualità, una falsa concezione della libertà, la paura di fronte ad impegni definitivi, una spiccata privatizzazione dell'esistenza, la difficoltà a trovare un'abitazione ed un impiego, l'insufficienza o addirittura la mancanza di adeguati sostegni alla famiglia. In questo contesto, tuttavia, si incontrano giovani disposti a lasciarsi interrogare e accompagnare nella ricerca di un significato più vero da dare al loro fidanzamento.
Il tempo del fidanzamento non è soltanto un momento di passaggio e di preparazione a un futuro: è un tempo in se stesso importante. E’ tempo di crescita, di responsabilità e di grazia.
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Mentre vi invitiamo a consultare QUI A DESTRA le pagine che presentano le nostre iniziative, vi regAliamo un piccolo spunto per preparativi pratici alle nozze
CHIAMATI AD UN “SI'” SOLIDALE
Come possiamo celebrare un matrimonio solidale?
Alcuni semplici consigli; una traccia di cose da fare perché ciascuno possa riscriverla con la propria creatività e impegno.
Coro
Se conosciamo degli amici che cantano e suonano bene, coinvolgiamoli nella preparazione del coro.
Riso
All’uscita della chiesa non è obbligatorio tirare il riso. Anzi, è uno spreco inutile. Che ne direste di portarlo all’altare in offerta, come segno di solidarietà verso coloro che, in tante parti del mondo, con poche manciate di riso devono sfamare ogni giorno la propria famiglia. Possiamo pensare di sostituire il riso con coriandoli e stelle filanti…
Pranzo
Perché non farcelo portare da qualche catering (meglio se devolve il ricavato in beneficenza), già bello e pronto, dove vi pare. In una cascina, un parco o una sala parrocchiale….
Vestito
Non è detto che il modello che abbiamo visto non possa essere rifatto da un’amica sarta con gran risparmio e rendendolo personale. Anche farcelo prestare da un’amica potrebbe essere un’alternativa, oppure utilizzare il servizio di beneficenza offerto dalle Monache Agostiniane di Modigliana che si rifanno al medesimo servizio offerto dalle Monache di Santa Rita da Cascia http://www.santaritadacascia.org/areastampa/comunicato.php?id=9
Regali
Accettiamo i doni che i parenti e amici vorranno farci, secondo la propria sensibilità e possibilità. Non priviamoci di questa piccola libertà, è un segno della loro gratitudine e un aiuto concreto per “costruire” la nostra casa. Chi vuole fare la lista nozze cerchi di mettervi l’indispensabile; troppe case sono piene di oggetti che non vengono utilizzati ma che… “non potevano mancare”!
Fiori
I fiori in Chiesa sono belli, decorativi e rendono l’idea della gioia, della festa. La natura ci offre tante forme e colori; se possibile seguiamo i colori della liturgia con sobrietà, e cerchiamo di non trasformare la Chiesa in una serra piena di fiori esotici.
Solidarietà
C’è anche la possibilità, per chi volesse, di chiedere ad amici e parenti un contributo per finanziare un progetto di solidarietà sociale, anziché comprare regali per gli sposi.
Partecipazioni
Si possono personalizzare un po’, con fantasia e coinvolgendo anche qualche amico nella fabbricazione o nella stampa. Oggi con i computer si ottengono buoni risultati.
Fotografie
Chi non conosce qualche amico bravo con le fotografie? Perché non chiediamo a qualche amico di scattarci le fotografie cogliendo aspetti diversi della nostra festa secondo la propria sensibilità artistica? Se sono più di uno, gli amici coinvolti, non saranno stressati a fotografarci ogni momento e si godranno anche loro la festa. Un’altra bella idea è quella di mettere, in ogni tavolo, una di quelle macchine fotografiche usa e getta. Non hanno un costo eccessivo e vi permetteranno di avere degli attimi della vostra festa che saranno i vostri invitati a cogliere per voi.
Arredamento
E’ bello farsi una casa. C’è chi, alla vigilia del matrimonio ha già provveduto a tutto; Milioni in mobili fatti apposta da artigiani o comprati nei più prestigiosi mobilifici. C’è chi, invece, la casa se la arreda pian piano, cominciando dall’indispensabile, ed aggiungendo qualche pezzo alla volta. Magari recuperandolo da qualche mercatino, inizialmente, o costruendosi qualche pezzo d’arredamento.
Viaggio di nozze
Certo è bello poter viaggiare e visitare posti lontani. Per alcuni è la prima occasione per viaggiare così lontano. Ma facciamolo sempre con un’attenzione alle popolazioni che già vi abitano. Facciamoci toccare dalla possibilità di incontrare chi vi abita, non solo in qualche spettacolo “tutto compreso”. Andiamo dove vogliamo e riposiamoci. Non vergogniamoci di andare anche vicini, o in un viaggio “normale”; saremo noi a renderlo unico.
Bomboniere
Sono un ricordo del nostro matrimonio. I primo scopo è quello di contenere o accompagnare i confetti. Siano il più possibile vicini ai nostri gusti e non alla “moda” del momento. Possiamo costruircele noi, coinvolgendo qualche amico/a ; sarà un occasione per passare del tempo insieme ad amici che non vedevamo da un po’. Oppure possiamo decidere di destinare la cifra che avevamo preventivato in favore di un progetto che ci sta a cuore, spiegandolo anche a parenti ed amici. Chissà che altri non vogliano unirsi a noi…..nel frattempo diamo un suggerimento di BOMBONIERE SOLIDALI organizzato dal Centro Missionario diocesano
Silenzio
Regaliamoci una giornata, prima del matrimonio, tutta per noi. Andiamo fuori, a visitare un santuario, oppure a stare soli a raccogliere le nostre idee. Portiamoci dietro il Vangelo o le letture che abbiamo scelto col parroco per la Messa e riflettiamoci insieme. Lasciamo che non ci scivoli addosso il Sacramento, ma che parta dalla Parola la nostra festa. Siamo noi gli attori del nostro matrimonio
La felicità non va ricercata nel cielo sempre sereno, ma nelle piccole cose con le quali costruiamo la vita.
CHIAMATI AD UN “SI'” UFFICIALE E SOCIALE
Premessa
La celebrazione del matrimonio da parte di una coppia di cattolici è celebrazione sacramentale ed è soprattutto questo aspetto che va sottolineato ai fidanzati; il matrimonio religioso implica automaticamente una modifica anche dello stato civile e pertanto viene regolamentato da specifiche norme che nella nostra Diocesi sono meglio declinate dal DECRETO IN MATERIA MATRIMONIALE emanato dal Vescovo Toso a luglio 2016 e che coinvolge anche i parroci celebranti.
Cosa si deve fare
Quando due fidanzati cominciano a pensare al matrimonio, possibilmente uno o due anni prima, prima di stabilire date o altro, è bene si rivolgano al loro parroco (del fidanzato e della fidanzata) per parlare del loro progetto e per chiedere informazioni su come iniziare un percorso formativo e catechistico di preparazione alla celebrazione sacramentale.
Il parroco saprà dare indicazioni sui tempi e modi con cui questo si può svolgere. Sul settimanale cattolico “Il Piccolo” sono pubblicati di volta in volta le date e i luoghi in cui si tengono questi percorsi per la preparazione alla celebrazione sacramentale del matrimonio (che già trovate in questo sito).
Terminata la preparazione i fidanzati potranno avere un attestato di partecipazione e il parroco (del fidanzato o della fidanzata) comincerà a raccogliere la documentazione necessaria.
Solitamente, perché la pratica possa avere inizio, occorre che i fidanzati siano muniti di atto di Battesimo e di Cresima, certificato contestuale di residenza, cittadinanza e stato libero e attestato di partecipazione ad un corso di preparazione al matrimonio. Con questi documenti, i fidanzati potranno prendere contatto con il loro parroco che possa istruire la pratica, cui seguiranno i passi successivi (pubblicazioni e altro).
Quando vi fossero situazioni o casi particolari i parroci sapranno dare le informazioni necessarie ed eventualmente si rivolgeranno alla Curia
Casi particolari
Questi possono essere i casi particolari più frequenti ed è opportuno rivolgersi in Curia prima di iniziare le pratiche e di prima di fissare date per il matrimonio.
- Matrimonio di un cattolico battezzato con un non battezzato.
- Matrimonio di un battezzato nella chiesa cattolica e un battezzato non cattolico.
- Matrimonio di persone già sposate civilmente tra loro.
- Matrimonio di persone già sposate solo civilmente e divorziate.
- Matrimonio non trascrivibile agli uffici dello Stato civile.
O per tutti gli altri casi in cui il Decreto generale della C.E.I. sul matrimonio richiede di ascoltare o di avere il consenso dell’Ordinario Diocesano prima di procedere al Matrimonio.